L’acido citrico può sostituire egregiamente ed efficacemente alcuni prodotti detergenti spesso inquinanti per l’ambiente e pericolosi per gli esseri umani. Scopriamo quali.
L’acido citrico è un acido debole contenuto negli agrumi. E’ anche un additivo alimentare, normalmente indicato come E330, presente in moltissimi prodotti (anche bio) come correttore di acidità, per esempio nelle passate di pomodoro, marmellate, succhi di frutta. E’ sotto forma di polvere, inodore e solubile in acqua.
Lo trovi nel sito http://www.danshensalutenaturale.it/product/20732515/acido-citrico-anidro
Ecco come usarlo, basandosi su alcuni preziosi suggerimenti di Fabrizio Zago, chimico industriale, consulente Ecolabel e ideatore del Biodizionario, (uno strumento indispensabile e completamente gratuito per determinare la pericolosità/biodegradabilità di una sostanza).
SCIOGLICALCARE
L’acido citrico è ottimo per togliere il calcare da lavandini, pentole, superfici di acciaio, bicchieri e brocche per l’acqua: non ha odore, non lascia residui e non brucia sulle mani (ma è comunque buona norma utilizzare i guanti).
Le differenze sostanziali con i prodotti tradizionali sono la sua ecocompatibilità e il tempo di contatto, che deve essere un po’ più lungo.
Basterà preparare una soluzione di acido citrico e acqua distillata, spruzzarla sulla superficie o oggetto da trattare e aspettare che reagisca con il calcare, sciogliendolo. Ovviamente, alla fine è bene risciacquare, come un qualsiasi detergente.
Dove l’acqua è molto “dura”, servirà una soluzione al 20% (200 gr di acido citrico anidro in 800 g di acqua, per avere un totale di 1 litri=1 kg di soluzione). Ma con acque meno dure si possono preparare anche soluzioni al 10 – 15%. Ovviamente non usare sul marmo, che essendo calcare si rovinerebbe (come con gli altri anticalcare commerciali…).
BRILLANTANTE
Il brillantante ha lo scopo di rendere più brillanti le stoviglie, ma ha lo svantaggio di resistere al risciacquo e rimanere attaccato agli oggetti: ad ogni pasto quindi ne viene ingerita una piccola quantità insieme al cibo. Si può tranquillamente evitare l’uso di questo prodotto oppure sostituirlo con la soluzione “commestibile” di acido citrico al 20% (200 g di acido citrico anidro in 800 g di acqua, per avere un totale di 1 litri=1 kg di soluzione).
Basta riempire la vaschetta del brillantante con la soluzione di acido citrico e girare la manopolina del dosaggio al massimo.
AMMORBIDENTE
Si può sostituire l’ammorbidente tradizionale profumato con una la soluzione di acido citrico al 20% inodore (200 g di acido citrico anidro in 800 g di acqua, per avere un totale di 1 litri=1 kg di soluzione).
In realtà l’acido citrico non ammorbidisce le fibre dei panni, ma neutralizza l’alcalinità del lavaggio causata dal detersivo.
Potrebbe essere anche di aiuto a chi ha problemi di dermatite, pelle sensibile o nel lavaggio dei vestitini dei neonati. In questi casi si sconsiglia l’uso dell’ammorbidente tradizionale poiché, usandolo all’ultimo risciacquo, oltre al profumo lascerà sugli indumenti anche le altre sostanze chimiche che contiene….
L’acido citrico è ottimo per togliere il calcare da lavandini, pentole, superfici di acciaio, bicchieri e brocche per l’acqua: non ha odore, non lascia residui e non brucia sulle mani (ma è comunque buona norma utilizzare i guanti).
Le differenze sostanziali con i prodotti tradizionali sono la sua ecocompatibilità e il tempo di contatto, che deve essere un po’ più lungo.
Basterà preparare una soluzione di acido citrico e acqua distillata, spruzzarla sulla superficie o oggetto da trattare e aspettare che reagisca con il calcare, sciogliendolo. Ovviamente, alla fine è bene risciacquare, come un qualsiasi detergente.
Dove l’acqua è molto “dura”, servirà una soluzione al 20% (200 gr di acido citrico anidro in 800 g di acqua, per avere un totale di 1 litri=1 kg di soluzione). Ma con acque meno dure si possono preparare anche soluzioni al 10 – 15%. Ovviamente non usare sul marmo, che essendo calcare si rovinerebbe (come con gli altri anticalcare commerciali…).
BRILLANTANTE
Il brillantante ha lo scopo di rendere più brillanti le stoviglie, ma ha lo svantaggio di resistere al risciacquo e rimanere attaccato agli oggetti: ad ogni pasto quindi ne viene ingerita una piccola quantità insieme al cibo. Si può tranquillamente evitare l’uso di questo prodotto oppure sostituirlo con la soluzione “commestibile” di acido citrico al 20% (200 g di acido citrico anidro in 800 g di acqua, per avere un totale di 1 litri=1 kg di soluzione).
Basta riempire la vaschetta del brillantante con la soluzione di acido citrico e girare la manopolina del dosaggio al massimo.
AMMORBIDENTE
Si può sostituire l’ammorbidente tradizionale profumato con una la soluzione di acido citrico al 20% inodore (200 g di acido citrico anidro in 800 g di acqua, per avere un totale di 1 litri=1 kg di soluzione).
In realtà l’acido citrico non ammorbidisce le fibre dei panni, ma neutralizza l’alcalinità del lavaggio causata dal detersivo.
Potrebbe essere anche di aiuto a chi ha problemi di dermatite, pelle sensibile o nel lavaggio dei vestitini dei neonati. In questi casi si sconsiglia l’uso dell’ammorbidente tradizionale poiché, usandolo all’ultimo risciacquo, oltre al profumo lascerà sugli indumenti anche le altre sostanze chimiche che contiene….
Altri usi della soluzione di acido citrico al 20% (200 g di acido citrico anidro in 800 g di acqua, per avere un totale di 1 litri=1 kg di soluzione).
BALSAMO CAPELLI
Basterà diluire 25 o 30 ml di soluzione di acido citrico al 20% un litro di acqua normale che userete come ultimo risciacquo, dopo lo shampoo. Funziona perché l’acidità “chiude” le scaglie di cheratina, il capello risulta liscio e anche lucente perché riflette meglio la luce.
Basterà diluire 25 o 30 ml di soluzione di acido citrico al 20% un litro di acqua normale che userete come ultimo risciacquo, dopo lo shampoo. Funziona perché l’acidità “chiude” le scaglie di cheratina, il capello risulta liscio e anche lucente perché riflette meglio la luce.
TONICO VISO
Diluire 50ml di soluzione di acido citrico al 20% in 50 ml di acqua e passarla sul viso (in pratica portare la soluzione al 10% anziché 20%). Il tonico è consigliato nel caso ci si lavi con la saponetta classica (per sua natura a pH 9-10) e serve a ripristinare il pH acido della pelle (circa 5.5).
Diluire 50ml di soluzione di acido citrico al 20% in 50 ml di acqua e passarla sul viso (in pratica portare la soluzione al 10% anziché 20%). Il tonico è consigliato nel caso ci si lavi con la saponetta classica (per sua natura a pH 9-10) e serve a ripristinare il pH acido della pelle (circa 5.5).
DEODORANTE
Diluire 25 ml di soluzione di acido citrico al 20% in 75 ml di acqua distillata e metterla in uno spruzzino (es. di un deodorante liquido esaurito).
Funziona come deodorante perché abbassando il pH della ascella si inibisce la crescita batterica e quindi la produzione di odori sgradevoli.
DISGORGATORE LAVANDINI
Fare entrare nel buco del lavandino un po’ di bicarbonato di sodio (mezzo bicchiere) e poi aggiungerci la soluzione di acido citrico al 20% (1 bicchiere).
Le due sostanze reagiscono tra loro perché una è acida e l’altra debolmente alcalina, l’effervescenza che si ottiene (si vede e si sente fino nei tubi) comporta un’azione meccanica che mobilizza lo sporco e libera lo scarico.
Diluire 25 ml di soluzione di acido citrico al 20% in 75 ml di acqua distillata e metterla in uno spruzzino (es. di un deodorante liquido esaurito).
Funziona come deodorante perché abbassando il pH della ascella si inibisce la crescita batterica e quindi la produzione di odori sgradevoli.
DISGORGATORE LAVANDINI
Fare entrare nel buco del lavandino un po’ di bicarbonato di sodio (mezzo bicchiere) e poi aggiungerci la soluzione di acido citrico al 20% (1 bicchiere).
Le due sostanze reagiscono tra loro perché una è acida e l’altra debolmente alcalina, l’effervescenza che si ottiene (si vede e si sente fino nei tubi) comporta un’azione meccanica che mobilizza lo sporco e libera lo scarico.
MANUTENZIONE SALTUARIA DELLA LAVATRICE E DELLA LAVASTOVIGLIE
Con l’acido citrico in polvere è possibile anche fare un trattamento utilissimo a questi 2 elettrodomestici una volta al mese: riempire la vaschetta del detersivo con acido citrico e fare un lavaggio a vuoto (senza stoviglie e senza detersivo).
In questo modo si disincrosterà perfettamente la resistenza, la macchina laverà meglio e si consumerà meno energia elettrica.
Con l’acido citrico in polvere è possibile anche fare un trattamento utilissimo a questi 2 elettrodomestici una volta al mese: riempire la vaschetta del detersivo con acido citrico e fare un lavaggio a vuoto (senza stoviglie e senza detersivo).
In questo modo si disincrosterà perfettamente la resistenza, la macchina laverà meglio e si consumerà meno energia elettrica.
In conclusione : l’acido citrico in casa è praticamente indispensabile!