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Saccharomyces boulardii: il probiotico eccellente

Dall'articolo della Dr.ssa Alessandra Graziottin - Direttore, Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica, H. San Raffaele Resnati, Milano, Presidente, Fondazione Alessandra Graziottin per la cura del dolore nella donna Onlus

Saccharomyces boulardii: meccanismo d’azione come probiotico

Probiotici ≪microrganismi vivi e vitali che, somministrati in quantità adeguate, producono un effetto benefico per la salute dell’ospite≫ - Definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanita (OMS) e dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Agricoltura e l’Alimentazione (FAO) (Marteau et al, 2006)

Il Saccharomyces boulardii

Saccharomyces boulardii (Sb) é l’unica specie di lievito il cui beneficio come probiotico sia stato dimostrato (Marchand e Vandenplas, 2000).

Saccharomyces boulardii é un lievito non patogeno che esercita un effetto di antagonista diretto su molti patogeni. Fu scoperto negli anni Venti in Indocina, da Henry Boulard, che lo isolo dai frutti di lychee e di mangostano; fu usato per la prima volta in Francia agli inizi degli anni Cinquanta, per la cura della diarrea.

Nonostante il Saccharomyces boulardii sia correlato a Saccharomyces cerevisiae (S. cerevisiae), differisce da quest’ultimo per quanto riguarda le proprieta tassonomiche, metaboliche e genetiche (il S. cerevisiae é destinato esclusivamente alla fermentazione della birra).

Azione luminale (si riferisce all’azione di Saccharomyces boulardii all’interno del lume):

- Effetto antitossinico

- Attività antimicrobica

- Regolazione della flora intestinale

- Attività metabolica

Azione trofica (si riferisce all’azione di Saccharomyces boulardii a livello dei villi):

- Azione enzimatica

- Potenziamento delle difese immunitarie nell’ospite

Azione sulla mucosa (si riferisce all’azione di Saccharomyces boulardii sulla mucosa a livello più

profondo):

- Attività antinfiammatoria

Saccharomyces boulardii raggiunge l’organo bersaglio (il colon), sopravvive a temperature corporea (37℃), resiste all’ambiente gastrico e agli acidi biliari, e rimane vitale nell’ambiente competitivo del tratto intestinale (McFarland 2010) :

- é naturalmente resistente agli antibiotici: non viene da questi inattivato e quindi può essere assunto contemporaneamente (i batteri sono uccisi dagli antibiotici) (Graff et al, 2008);

- non é in grado di trasferire materiale genetico (il trasferimento plasmidico – anche della resistenza batterica agli antibiotici – avviene tra batteri) (Guarino et al, 2014);

- la sua superficie e circa 10 volte superiore a quella dei batteri: questo comporta alcune specifiche attività, quali competizione ed “effetto calamita” nei confronti dei patogeni (Billoo et al, 2006; McFarland 2010).

Indicazioni

L'efficacia del Saccharomyces boulardii é stata valutata in diversi tipi di

  • malattie acute, inclusa la diarrea da antibiotici (AAD), le infezioni da Clostridium difficile (CDI), l’infezione da Helicobacter pylori, la diarrea acuta dell’adulto e del bambino, la diarrea correlata alla nutrizione enterale, la diarrea del viaggiatore, l’infezione da Vibrio cholerae, la dissenteria amebica, l’infezione da EHEC, l’infezione da EPEC (McFarland 2010; Kelesidis et al, 2012).

  • malattie croniche , incluso il morbo di Crohn, la sindrome dell’intestino irritabile, la colite ulcerosa, la giardiasi, la colite amebica, l’infezione da Blastocystis hominis e la diarrea associata all’HIV (McFarland 2010; Kelesidis et al, 2012).

Link all’ articolo completo : https://www.fondazionegraziottin.org/it/scheda.php/Saccharomyces-boulardii-farmacologia-e-meccanismo-d-azione-come-probiotico?EW_CHILD=24393