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Lattoferrina + zinco...
Integratore alimentare a base di di 200 mg di pura Lattoferrina* (la materia prima che utilizziamo è frutto di un *esclusivo processo di produzione a basse temperature) e Zinco in forma organica.
La Lattoferrina utilizzata è ottenuta attraverso un processo di estrazione avanzato, a partire da latte fresco vaccino di alta qualità. La particolare tecnologia di essiccazione a basse temperature garantisce e preserva la struttura proteica e la bioattività nativa della lattoferrina.
Lo Zinco contribuisce alla normale funzione del sistema immunitario.
Confezione da 30 capsule acido-resistenti per l'ottimale assorbimento (1 mese)
Non è adatto a vegani - Adatto a Latto-Ovo-Vegetariani
Senza Glutine (glutine inferiore a 20 ppm)
Naturalmente privo di lattosio
Note scientifiche dal Report del WORKSHOP ISS Istituto Superiore di Sanità ''Sostanze Naturali, Attività farmacologica, meccanismo d'azione, aspetti applicativi e normativi" 26-06-2008.
La lattoferrina oltre a contribuire direttamente alla difesa dell’ospite dalle infezioni batteriche e virali (7-10), è dotata di attività immunomodulatoria (11), antinfiammatoria (12) e antiossidativa, regola l’assorbimento del ferro e la crescita cellulare (13) e possiede diverse attività enzimatiche (14).
Attività antibatterica
L’effetto antibatterico della lattoferrina è stato attribuito sia all’abilità della proteina di legare il ferro, in comune con le altre transferrine, sia a meccanismi più diretti, indipendenti dall’attività chelante il ferro (8, 10). Alcune funzioni della lattoferrina, come ad esempio l’attività battericida, sono mediate da un peptide antimicrobico denominato lattoferricina, identificato nel 1991, che viene generato dalla proteina in seguito a clivaggio con pepsina gastrica ed è dotato di maggiore efficacia rispetto alla proteina integra (15).
I principali meccanismi dell’attività antibatterica della lattoferrina sono mostrati in Tabella 1.
Attività antivirale
L’attività antivirale della lattoferrina è stata descritta per la prima volta nel 1994 (26) e da allora sono stati condotti numerosi studi che hanno dimostrato che lattoferrina umana e soprattutto la lattoferrina bovina sono capaci di prevenire l’infezione da parte di diversi virus.
Solo per citare alcuni esempi, l’attività antivirale è stata dimostrata sia nei confronti di numerosi virus rivestiti, quali il citomegalovirus umano (26-28), i virus dell’herpes simplex di tipo 1 e 2 (26, 29 -33), il virus dell’immunodeficienza acquisita umana (HIV) (34, 35), il virus dell’epatite B umana (HBV) (36), il virus dell’epatite C umana (HCV) (37, 38), il virus respiratorio sinciziale (39) e l’hantavirus (40), che nei confronti di virus nudi (9), quali il rotavirus SA11 (41, 42), il poliovirus di tipo 1 (43), l’adenovirus di tipo 2 (44-46), l’enterovirus 71 (47), il papillomavirus (48, 49), il polyomavirus (50) e l’echovirus di tipo 6 (51-53). Sia la lattoferrina bovina che quella umana inibiscono generalmente le fasi precoci dell’infezione virale e possono avere effetto sinergico in associazione con farmaci convenzionali (54). Inoltre, in alcuni casi, l’attività antivirale è stata osservata non solo nella molecola intatta, ma anche nei suoi digesti enzimatici (42, 45, 52, 55, 56). I principali meccanismi dell’attività antivirale della proteina, mostrati in Tabella 2, sono generalmente indipendenti dal grado di saturazione in ferro della proteina.
L’enorme mole di studi svolti fino ad oggi, oltre a dimostrare l’importanza dell’attività
antimicrobica di questa proteina, ha confermano che la lattoferrina è una molecola
multifunzionale.
La notevole versatilità di questa proteina è dimostrata dal suo utilizzo nell’igiene orale,
nell’allestimento di latti artificiali, dal suo inserimento nella composizione di numerosi
integratori alimentari e dietetici, così come negli alimenti per sportivi.
(Fonte : Workshop ISS - 26-6-2008)
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